In un precedente articolo abbiamo già visto cosa sono gli zombie.
Ma quando gli zombie chiamano, il pubblico risponde: ecco quali sono, a livello mondiale, i dieci migliori film di zombi di tutti i tempi.
28 giorni dopo 2002
Questa pellicola, dell’anno 2002, racconta una storia di zombie che risulta essere completamente differente rispetto alle altre.
Questo per il semplice fatto che non si parla di virus classici oppure di resurrezioni realizzate con la magia nera.
Semplicemente gli zombie nascono a causa di alcune scimmie cavia che, modificate geneticamente, mordendo le persone le tramutano in zombie.
Una suggestiva Londra deserta fa da cornice a questa pellicola che si focalizza sul dramma di una persona che si risveglia, appunto 28 giorni dopo il contagio, in una città completamente devastata.
Sarà proprio questa desolazione a fargli tornare quella voglia di vivere che aveva perso: Jim dovrà ricostruire la sua vita e fidarsi nuovamente delle altre persone per poter sopravvivere in questa città devastata.
Il fattore psicologico e la tensione prendono il posto delle creature letali, offrendo quindi un titolo che risulta essere differente da quelli classici che hanno come protagoniste queste particolari creature.
Finale poi al cardiopalma che lascerà di stucco lo spettatore.
Il serpente e l’arcobaleno 1998
Wes Craven aveva abituato il pubblico al personaggio di Freddy ma, ancora una volta, il regista si è dimostrato all’altezza delle aspettative, parcheggiando le due saghe classiche da lui dirette, ovvero Nightmare e Scream, per esplorare il mondo dei non morti.
Trama che risulta essere ben solida e che vede magia, arti nere e soprattutto tensione, mescolate in maniera perfetta.
Gli zombie, in questo caso, vengono resuscitati grazie ad un rito di magia nera, precisamente tramite alcuni vodoo: si tratta di persone appena morte che tornano in vita senza alcun tipo di ricordo e pietà per le persone a loro care.
Ad aggiungersi alla trama mi sono le visioni del protagonista, l’archeologo Dennis, che avrà il compito di scoprire chi si cela dietro alle evocazioni e soprattutto cercare di fare il possibile per poter evitare che, la sua collega della quale è innamorato, possa essere cibo per queste creature.
La Casa 1981
Sam Raimi, prima di dedicarsi a Spiderman, si divertiva a creare delle pellicole horror che avevano, come protagonista, proprio i tanto temuti zombi.
Il regista è riuscito a distinguersi nel genere in quanto, le creature fameliche, risultano essere incredibilmente aggressive e soprattutto dotate di una sorta di intelletto che permette loro di poter studiare delle strategie per poter riuscire a mangiare gli esseri umani.
Due elementi che hanno fatto passare alla storia la pellicola La Casa, che sfrutta un concento ancora sconosciuto ai registi del genere e dell’horror, ovvero lo splatter, visto che alcune scene sono molto e realistiche e potrebbero urtare la sensibilità del telespettatore.
Trama molto semplice ma ricca di colpi di scena per una pellicola che vede cinque giovani azionare un nastro con una voce satanica contenuta nella banda metallica che fa resuscitare i morti.
E da quel momento in poi, il terrore inizia a farsi strada nella mente dei giovani, che dovranno fare il possibile per poter evitare di perdere la vita.
L’armata delle tenebre 1992
Forte della sua esperienza col suo film dedicato agli zombie, Raimi decide di fare il bis e di creare una pellicola che risulta essere differente rispetto a tutte le altre.
Anche in questo caso vi sono gli zombie ma, il regista, ha deciso di dare un tocco fantastico a questa sua pellicola, ambientandola nel XIII secolo.
Protagonista è Ash, che si ritrova in una realtà a lui sconosciuta e che potrebbe essergli fatale, visto che viene subito identificato come un nemico da abbattere.
Dopo diverse peripezie, ed aver ottenuto la fiducia della popolazione del periodo, egli dovrà affrontare un nemico che risulta essere assolutamente imprevisto, il quale è a capo di una vera e propria armata di zombie.
Questi, stavolta, vengono delineati come carne da macello ma, l’abilità di Raimi nell’aver scritto questa pellicola, sta nella scoperta del nemico finale, il quale lascerà sicuramente a bocca aperta gli spettatori.
Meno splatter e molto più psicologico e ricco di tensione rispetto alla pellicola la Casa dello stesso Raimi.
REC 2007
Questa fu una delle pellicole che venne maggiormente apprezzata nel nuovo millennio e che premia l’innovazione nell’aver trattato l’argomento.
Si tratta di un film che viene girato interamente come video diario, ovvero la protagonista della pellicola, ovvero una giornalista, registrerà tutte le fasi della sopravvivenza sua e delle altre persone che si troveranno imprigionate in un palazzo.
Gli zombie rappresentano il nemico vero e proprio, che fa paura e mette tensione allo spettatore: la vera causa dell’infezione risulta essere dubbiosa, visto che si scoprirà nei film successivi cosa ha scatenato la suddetta.
Buona la scelta di trasformare questo titolo in un survival horror quasi in prima persona, che riesce a catturare l’attenzione dello spettatore e fargli sentire quella sensazione di fastidio e tensione, visto che le creature non morte si trovano in diversi luoghi e sono pronte ad attaccare senza alcuna pietà.
Pellicola che, nei sequel, perderà leggermente di mordente, visto che lo stile sarà leggermente modificato, lasciando cadere quell’originalità che aveva contraddistinto il primo capitolo, che proprio per questo rientra nella classifica.
Splatters 1992
La pellicola unisce assieme la commedia e l’orrore, nonché lo splatter che, all’epoca, stava prendendo sempre più piede nel mondo cinematografico.
La pellicola risulta essere molto semplice e seppur vi siano dei momenti dove vengono strappate delle risate, Peter Jackson è riuscito a mantenere alta la tensione con questo suo titolo.
La pellicola inizia con una spiegazione quasi demenziale del virus, ovvero la scimmia ratto che nasce dallo stupro dei ratti ai danni delle scimmie, ha fatto nascere particolari essere che, mordendo le persone, le trasforma in dei veri e propri zombie.
Divertimento che tende a passare leggermente nella parte centrale della trama, lasciando spazio all’azione pure ed alla tensione, per poi essere nuovamente presente alla fine della pellicola, con una conclusione degna di un film comico che lascerà di stucco gli spettatori.
Buon lavoro di Jackson che convince e che riesce a lasciare incollati gli appassionati del genere degli zombi.
L’alba dei morti viventi 2004
Attenzione: la data si riferisce al remake dell’originaria pellicola del 1978 di Romero intitolata Zombi ma che, in inglese, hanno lo stesso titolo.
Cosa cambia con questo titolo e perché questo entra in classifica e l’originale no?
Non perché l’opera di Romero non è degna di essere giudicata come ottimo film, ma perché il remake sfrutta tutte le nuove tecnologie per rendere maggiormente realistico il film stesso.
Lo splatter e la tensione sono presenti in questa pellicola che approfondisce quei piccoli buchi lasciati in sospeso da parte dello stesso Romero.
Anche il finale non cambia, seppur questo spinga verso una comprensione maggiore: nessuno spoiler per non rovinare la sorpresa finale a coloro che, ancora ad oggi, non sono riusciti a recuperare questa pellicola e che stanno aspettando una buona occasione per poterlo fare.
Scene intense e soprattutto la riscoperta di un genere definito antico riescono ad essere presenti nel remake, che sembra dare una seconda vita a questo genere stesso di pellicole dell’orrore.
Benvenuti a Zombieland 2009
Film molto forte che sicuramente lascerà straniti gli spettatori, anche quelli che sostengono di non temere il genere dell’orror.
Questa pellicola, infatti, si basa sulla tensione e soprattutto racconta la storia dal punto di vista delle persone sopravvissute e disperate, che temono la morte e che non vorrebbero assolutamente avere un incontro con queste particolari creature.
Il film, definito come un vero e proprio successo dell’anno e ricco di colpi di scena, mette in risalto il fatto che, gli zombie, possono essere ancora l’argomento di un film, seppur molti registi hanno combinato delle vere e proprie stragi con questo genere.
La pellicola narra la storia di un gruppo di persone che si ritrova costretta a stare in una piccola contea dove, gli zombi, risultano essere presenti in gran numero.
Voglia di sconfiggere i mostri e soprattutto di poter evitare di essere infettati risultano essere delle sensazioni che vengono abilmente trasmesse al telespettatore, che si potrebbe immedesimare in uno dei personaggi presenti nella pellicola.
Dead Rising 2015
Pellicola particolare, uscita solo per l’home video, che sicuramente appassionerà sia gli amanti del genere che i video giocatori.
Dead Rising è una delle poche pellicole ben riuscire che si ispira ad un videogioco e che svolge un ruolo ben importante: riesce a far sentire la tensione allo spettatore, visto che il grandissimo numero di zombie, caratteristica tipica del gioco, sembrano essere tutt’altro che facili da annientare.
Bisogna sottolineare anche il fatto che, la pellicola, è stata creata per fare da tramite tra il secondo ed il terzo capitolo del gioco: chi non conosce la saga non avrà problemi a capire la trama mentre, chi ha giocato ai due titoli, potrà finalmente avere un quadro generale di quanto accaduto tra i due titoli.
Chase è il personaggio inedito che si dovrà ingegnare per poter sconfiggere il grandissimo numero di morti viventi che hanno preso il controllo di una piccolissima zona del paese nel quale egli vive, cosa che sicuramente sarà tutt’altro che di gradimento per il giovane.
La saga di Romero
Ed ecco che ora si parla dei migliori film degli zombie: la trilogia di Romero non solo rappresenta una pietra miliare della storia del cinema, ma fonda il concetto di film sugli zombie vero e proprio.
Le pellicole dirette prima delle sue erano prive di quel fattore tensione che, invece, si ritrova nell’originale La notte dei morti viventi, del 1968, Zombi del 1978 e Il giorno dei morti viventi, del 1985.
Curioso notare come, Romero, abbia atteso circa dieci anni prima di girare un nuovo titolo della sua trilogia, che mette in mostra degli zombi famelici pronti a tutto pur di potersi cibare di carne umana.
Importante aggiungere come, oltre alla morte e all’azione, il fattore psicologico sia presente e di come, ogni singola scena, sia ben dettagliata e riesca ad offrire un film che scorre lentamente e con la tensione alle stelle.
Primo posto per una trilogia che merita di essere vista almeno una volta dagli appassionati del genere e da chi vuole avvicinarsi allo stesso e non sa da che pellicola iniziale il suo percorso culturale cinematografico.